In questi giorni Yuri Gagarin avrebbe compiuto 90 anni. Cosmonauta, aviatore e politico sovietico, primo uomo a volare nel cosmo, ha portato a termine con successo la propria missione il 12 aprile 1961 a bordo della Vostok 1, segnando in tal modo una pietra miliare nella corsa allo spazio e diventando un mito e un simbolo.

Uno dei nostri progetti solidali, la costruzione di un campetto sportivo presso la scuola elementare e inclusiva di Lugansk, è stata intitolata proprio a Gagarin per l’impersonificazione della serietà e degli obiettivi che si possono perseguire e realizzare tramite l’impegno.

Nell’agosto del 1960 un medico dell’aeronautica sovietica valutò la sua personalità come segue: «Modesto; imbarazzo quando il suo umorismo diventa un po’ troppo audace; alto grado di sviluppo intellettuale evidente in Jurij; memoria fantastica; si distingue dai suoi colleghi per il suo senso acuto e di vasta portata di attenzione a ciò che lo circonda; un’immaginazione ben sviluppata; reazioni rapide; perseverante, si prepara scrupolosamente per le sue attività e esercizi di allenamento, gestisce con facilità la meccanica celeste e le formule matematiche ed eccelle nella matematica superiore; non si sente vincolato quando deve difendere il suo punto di vista se si considera giusto; sembra che capisca la vita meglio di molti suoi amici.»