Le cucine popolari di Kosovo e Metochia forniscono da quasi vent’anni un pasto caldo a migliaia di persone indigenti nella regione. La guerra, le tensioni etniche, il malaffare e l’incertezza del futuro non hanno contribuito al miglioramento della situazione … e così negli ultimi anni è addirittura peggiorata e sono sempre più le persone che chiedono aiuto a Svetlana, fondatrice instacabile dell’organizzazione. Dalla prima sede, allestita in una vecchia fabbrica, oggi i punti di produzione dei pani e della zuppa sono diversi e sparsi per coprire meglio il territorio. La consegna avviene tramite delle vecchie auto che si fermano lungo la strada, nel mezzo di niente, e dove le famiglie compaiono per ricevere l’aiuto. Nel tempo, grazie anche al grande aiuto dell’associaizone francese “Solidarité Kosovo”, le cucine sono riuscite a dotarsi di un caseificio e di una fattoria, così da essere autonomi almeno in alcuni campi.