Svetlana, popadija (cioè moglie del prete) di Zvecan, ripete che non aveva in mente le parole di San Matteo[1] quando decise di fondare a Prekovice la prima cucina popolare nel 2000, ma che da madre desiderava rendersi utile per i bisogni di un popolo stremato dalla povertà e segnato dall’abbandono; nessuna associazione infatti riusciva a curare queste micro realtà sofferenti disperse tra le campagne.
La cucina popolare è una struttura che si occupa di preparare i pasti per tutta quella povera gente che non possiede le sufficienti risorse per provvedere al sostentamento quotidiano. Il cibo viene preparato presso la struttura principale e viene consumato o presso i locali delle cucine o trasportato a domicilio nei villaggi più sperduti ed ai soggetti maggiormente svantaggiati: famiglie indigenti e numerose o anziani rimasti soli.
Oggi operano in Kosovo e Metochia ben sette realtà (due nel villaggio di Prekovce (comune di Novo Brdo), una a Recane, a Vrbovac, a Korminjane, a Vidanje ed a Strpce) riunite nell’ ONG “Majka devet Jugovica”.
La nostra associazione supporta già da tempo, per quanto possibile il magazzino centrale della struttura, che fonda la propria credibilità proprio sulla capacità di rifornire con costanza le persone bisognose.
La creazione di serre per coltivare ortaggi è un’ottima soluzione per ricavare un buon raccolto, grazie alla possibilità di programmare e gestire le condizioni climatiche in base alle esigenze delle differenti colture. Creare in serra le condizioni ambientali ottimali per coltivare ortaggi e ottenere frutti maturi e gustosi è semplice e si può prolungare in questa maniera il calore e la luce dell’estate quando fuori inizia a sentirsi il freddo autunnale e le giornate si raccorciano.
È possibile coltivare piante da seme in uno spazio definito, permettendo loro di crescere e svilupparsi in condizioni controllate, indipendentemente dall’andamento stagionale. La serra offre condizioni ottimali per la coltivazione di numerose varietà di piante da ortaggio o frutta, soprattutto nelle regioni balcanica dal clima mutevole.
La misura di aiuto relativa al progetto esposto determinerebbe specifici benefit che riassumiamo: la particolarità della regione, già protagonista di scontri etnici, ha determinato un’atmosfera di sfiducia nella gente e un conseguente immobilismo dell’economia e dell’imprenditoria. Restituire la speranza attraverso il finanziamento di un progetto organico e autosostenibile, significherebbe contribuire al rasserenamento dello scenario sociale ed economico, oltrechè promuovere un progetto di solidarietà verso il prossimo.