IL CONTESTO
I primi dati sulla fondazione e l’operatività della scuola elementare “Mladen Markovic” di Vitina, in Kosovo e Metochia, risalgono all’inizio del XX secolo nel Regno di Serbia. Istituita inizialmente come la prima e unica scuola cittadina con 4 gradi, dopo la seconda guerra mondiale ha rinnovato la sua offerta e nel 1946 offriva tutti gli 8 gradi previsti con 50 studenti.
Nel 1961 la scuola fu rinominata “Mladen Markovic”, in onore dell’eroe nazionale della seconda guerra mondiale nato a Vitina. A quel tempo la scuola aveva circa 100 studenti.
La scuola ha funzionato fino all’inizio dei bombardamenti del 1999 come scuola comunale nella città di Vitina, con circa 500 studenti. Dopo la fine della guerra nel 1999, gli albanesi hanno espulso la popolazione serba da Vitina e hanno occupato l’edificio scolastico principale.
Nel periodo 1999-2004, le lezioni si sono svolte quindi in case private e, dopo i pogrom antiserbi del marzo 2004, i serbi hanno lasciato definitivamente la città di Vitina trasferendosi nei villaggi circostanti e riducendo drasticamente il numero degli studenti. Volendo mantenere il popolo serbo a Vitina, il governo della Repubblica di Serbia, in collaborazione con la Chiesa ortodossa serba che ha donato il proprio terreno, ha costruito un nuovo edificio scolastico.
La nuova struttura dispone di 7 aule, dove si tengono lezioni per studenti dal 1° all’8° grado. La scuola ora ha 32 studenti. Le classi per i gradi inferiori si svolgono in 2 scuole: a Vitina e nel villaggio di Binac, e le classi per i gradi superiori solo nella scuola di Vitina.
La scuola non dispone di un laboratorio informatico attrezzato, quindi l’allestimento di un laboratorio di informatica sarebbe estremamente importante per gli studenti.