PER VISITARE IL MONDO IO RAGAZZO TU BAMBINO BISOGNA AVERE GLI OCCHI GENTILI

di Giorgio Baccichetto

Nel mio primo incontro, nella precedente Mostra fotografica di Giandomenico Palmisano datata qualche anno fa, la sua fotografia mi affascinava per gli scatti fotografici, per la luce dei volti, per il tempo che sembrava essersi fermato: fotografie di viaggi nello spazio-senso geografico, ma soprattutto senso di una ricerca interiore. Cercavo allora una risposta al perché del viaggiare e del viaggiatore in Vietnam in Cambogia. Nelle fotografie di questa mostra, reportage di un recentissimo viaggio in quei paesi, ritrovo ancora una ricerca, un tentativo profondo dell’incontro con persone, luoghi che vedono o guardano il mondo con gli occhi gentili. In queste fotografie ritrovo un’osservazione fotografica che arriva ad un risultato di solidarietà, un gentile racconto che nella sua complessità cerca di offrire una rilettura di una visione della vita di quei paesi, di una terra impregnata di storia modernità oltre che una maturità tecnica.
Le fotografie di Giandomenico aiutano a ricordare i momenti del suo viaggio, sono le impressioni di un processo creativo come frammenti e tracce di memoria per costruire e sedimentare un legame. Giandomenico esplora il territorio come il viaggiatore d’altri tempi. Mi stupiscono nelle sue ultime fotografie gli occhi delle persone incontrate per caso che non hanno paura neppure delle rughe segni del tempo o presentano la loro freschezza e fanno rivivere nelle loro espressioni pensieri, riflessioni, emozioni. Ogni scatto diventa un microcosmo o forse una metafora. Dopo aver guardato le ultime o le prime foto, vorrei partire con Giandomenico per cercare e condividere il senso, il perché dei suoi viaggi per poter interpretare quei luoghi e soprattutto le persone comuni che incontra e non solo semplicemente consumarle.